Votato un emendamento, grazie ai franchi tiratori, per l'incandidabilità del capo della task force sul coronavirus. Il presidente della Puglia rinuncia alla doppia preferenza per salvare il suo esperto, candidato alle prossime regionali
Roma. Si è ridotto all’ultima seduta del consiglio regionale, il Pd pugliese, per aggiustare la legge elettorale dopo la diffida del governo per istituire l’obbligo di doppia preferenza. Ma è saltato il numero legale e la legislatura si è conclusa stanotte, durante l’ultima accesa seduta del consiglio, senza modificare il sistema elettorale. Non solo: prima che mancasse il numero legale era stato votato un emendamento, poi decaduto, per rendere incandidabile il professor Luigi Lopalco, capo della task force epidemiologica pugliese, in campo con Michele Emiliano per diventare il futuro assessore assessore alla sanità.
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