Renzi: "Sì all'autorizzazione a processare Salvini, non abbiamo cambiato idea"
L'ex premier è intervenuto al Senato. "Non siamo chiamati a valutare se quello di Salvini fosse un reato, ma se ci fosse un interesse pubblico. Secondo me non c'è"
"Vi era un interesse costituzionalmente tutelato o un preminente interesse pubblico nella scelta del ministro Salvini di non far sbarcare i migranti, scelta che in parte il presidente del Consiglio avallò? Secondo me non c'è, come non c'era sulle precedenti due richieste di autorizzazione a procedere. Noi che ci accingiamo a votare a favore dell'autorizzazione a procedere, se ci fosse una richiesta contro l'ex ministro dei Trasporti Toninelli, voteremmo alla stessa maniera". E' intervenuto così questa mattina nell'Aula del Senato Matteo Renzi, annunciando che i 18 senatori di Italia viva sosterranno la linea della maggioranza, dando il via libera a che l'ex ministro dell'Interno possa essere processato per la vicenda Open Arms. La decisione dei renziani era particolarmente attesa perché fino alle ultime ore l'ex presidente del Consiglio diceva di voler prima "leggere le carte".
"La strumentalizzazione di un barcone è un fatto politico, che sia un reato o no non tocca a noi valutarlo. Quel populismo che era la ragione per cui si bloccavano i barconi, oggi vi si ritorce contro" ha aggiunto Renzi, che ha ricordato come non ci sia dubbio che la responsabilità fosse dell'intero governo Conte 1. "Ma non è quello che siamo qui chiamati a valutare".
Renzi ha anche detto, nel suo intervento, che "maggioranza e opposizione devono avere il coraggio di mettersi attorno a un tavolo e discutere del rapporto tra politica e magistratura. Lo dico a una parte di questa maggioranza, la campana una volta suona per tutti, dobbiamo avere il coraggio finalmente di affrontare la questione".
Dovesse concludersi con un voto compatto della maggioranza, Salvini andrà a processo per la seconda volta dopo il caso Gregoretti.
Il video è di Francesco Cocco