Parla il filosofo del Pci. "Non governando l'immigrazione, si fa un regalo al leader della Lega". La rimozione di Minniti, le troppe "veltronate", e la sferzata a Bettini: "Basta con la supervalutazione di Conte"
Roma. E’ tornato? “Da mesi non diceva nulla di assennato. In Europa era stato battuto. In Italia non aveva più risposte da offrire. Era in pratica finito. Matteo Salvini non è tornato, ma è ritornato parlando di migranti e contagio. E’ tornato grazie al processo contro di lui e grazie alla sinistra. La sinistra è riuscita a rimettere al tavolo un giocatore che non aveva più carte. Ha restituito centralità a un uomo che aveva perso e che si era perso”. Professor De Giovanni, è tutta colpa della sinistra o è anche colpa del cielo e dell’estate che favorisce nuovi sbarchi? “Lo sapeva pure il Pd che, dopo il Covid, sarebbero ripresi i viaggi in mare. Dimenticandosi di affrontare l’immigrazione ha preparato la nuova discesa in campo di Salvini. Chi dice che non c’è correlazione fra Covid e sbarchi dice una sciocchezza e lo dice a una popolazione che è ancora stordita dalla pandemia”. Sulla linea telefonica (disturbata) Roma-Ostuni c’è un filosofo di sinistra che processa (“filosoficamente”) la sinistra. E infatti a novant’anni, (professore, ma perché se li aumenta? Non sono 89? E allora lui risponde: “Per evitare scocciatori. E’ l’unico modo per poterle dire grosse”), Biagio De Giovanni, ex deputato del Pci, dice che “Salvini è tornato truce e non per merito suo ma per insipienza del governo” e che nel Pd ci sono troppe “veltronate”, insomma tanta retorica guasta, che non fa bene, tanto fumo ideologico che appanna e impedisce di risolvere i problemi.
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