Voci di rimpasto
"Viminale, no grazie"! Zingaretti rassicura Lamorgese
Il segretario del Pd al ministro dell'Interno: "Ti sostengo e resto in Regione"
Infondato tormentone agostano. Lo chiamano così il boatos che da giorni, anzi settimane, riempie i giornali: Nicola Zingaretti al posto di Luciana Lamorgese al Viminale. Uno scenario che il segretario del Pd e governatore del Lazio smentisce un giorno sì e l'altro pure. Nonostante ci sia chi, proprio nel Pd dalle parti di Base riformista, spinga per questa soluzione. E così, come vogliono tutti i tormentoni estivi, oggi la vicenda si è arricchita anche di una telefonata tra Zinga e il ministro dell'Interno. Una conversazione "lunga e cordiale" tra i due nel corso della quale il leader dem ha ribadito alla titolare del Viminale il suo appoggio, scacciando così le voci di rimpasto. Anche perché c'è un particolare che in molti dimenticano: Zingaretti dovrebbe dimettersi da presidente della Regione e mandare così il Lazio al voto con tutti i rischi del caso, vista l'offensiva della destra. Un suicidio politico a cui il segretario non pensa. Anzi, i parlamentari a lui più vicini la spiegano così: "Adesso andremo in giro con le magliette Zinga rimane in Regione, speriamo che almeno così tutti lo capiscano".