Roma. Il borsino, ieri, era a quota sedici. Un pizzino inviato a Carlo Calenda, una lista redatta, dicono, dalla mano di Enrico Costa, che nella pattuglia di Azione è entrato da poco portando in dote, tra le altre cose, anche la conoscenza dei dissidi interni al gruppo di Forza Italia, e dunque i suggerimenti su come usarli, quei dissidi, per farli deflagrare. Un elenco forse troppo ricco, però, vergato con la speranza di chi forse dà per acquisito ciò che non lo è, ma che comunque sarebbe stato ideato con l’avallo, o quantomeno con l’assenso, di chi, come Mara Carfagna, una certa autorevolezza ancora la esercita, nell’ambiente, nonostante le troppe titubanze dei mesi passati, quella marcia di affrancamento dalla casa madre che è sembrata un po’ una processione di Echternach (tre passi in avanti, tre passi indietro, uno di lato).
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