“Da vecchio leghista dico che questa Lega io non la voto neppure da morto”. E’ vero che al nord la vecchia Lega non vuole votare la nuova Lega per Salvini? “Il malumore è grandissimo, non è un’invenzione giornalistica, e non è neppure malafede. In Veneto, la lista Zaia triplicherà i voti rispetto alla Lega per Salvini. Vincerà Zaia ma non vincerà Salvini”. Giancarlo Gentilini, Umberto Bossi (“Le ragioni del nord sono vive. I nostri territori sono stati barattati per i voti del sud”) ed eccone un altro. In vacanza a Zoagli, dove fa dolcissimi sogni europei (“Abbiamo bisogno di un’Europa forte e non di un’Italia forte in una Europa debole”), Mimmo Pagliarini, l’ex ministro del Bilancio del primo governo Berlusconi, ex senatore della Lega, dice che questa Lega senza nord non è altro che una birichinata a cui non si può che rispondere con una provocazione da birbanti: “Avanzo la mia proposta. Anziché chiamarla Lega per Salvini chiamatela Lega Sud. E’ un partito assoggettato al meridione e ai meridionali. Io la politica l’ho fatta. La conosco. Sono politici aggressivi nelle richieste. Chiedono solo aiuti, fiscalità di vantaggio. Che c’entrano con noi, anzi, con quello che eravamo noi?”.
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