Il Sì dei riformisti: un pentalogo. 1. Sono decenni che si discute di riduzione dei parlamentari, per motivi niente affatto casuali che c’entrano ben poco con una mera riduzione dei costi. Dal 1970 sono sorti i consigli regionali e dal 1979 è eletto direttamente il Parlamento europeo, oltre alla crescita normativa complessiva dell’Unione europea. Non a caso la prima riflessione più organica che dava per scontata la riduzione, sia pure con ipotesi numeriche diverse, fu pacificamente affrontata nel primi anni 80 nella commissione Bozzi. Anche solo per limitarci alle assemblee elettive, e senza considerare lo spazio normativo assunto dalle autorità garanti, le ragioni sono quindi di per sé evidenti, rispetto al numero fissato nel 1963 di ben 945 parlamentari che fanno esattamente lo stesso lavoro, che sono un’anomalia quantitativa evidente rispetto alle democrazie di uguale dimensione di scala.
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