“L’idea che il Pd possa scegliere un nome debole per favorire Virginia Raggi non esiste. Individueremo un leader nazionale e quel leader non correrà da solo. Dietro di lui c’è una squadra compatta di consiglieri che si è fieramente opposta all’amministrazione grillina. Il Pd a Roma è questo”. E per Giulio Pelonzi, capogruppo Pd in Campidoglio, “il partito” non praticherà neppure la “desistenza silenziosa”, ultima fantasia coltivata nel M5s che giocando d’anticipo vuole far dimenticare Roma come sciagura capitale. “Ma una cosa la voglio dire. Io non ci sto a inseguire la Raggi. Non dobbiamo dimenticare che ha annunciato la sua candidatura non perché ama Roma, ma perché preoccupata del suo destino. I partiti non possono lasciarsi travolgere dalla sua voglia matta. Noi di certo non lo faremo”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE