Sostengo le ragioni del Sì al referendum di settembre per la riduzione del numero dei parlamentari. Lo faccio, come altri, cercando di muovere da ragioni riformiste, alternative sia a una certa propaganda populista “anticasta” per il Sì, sia alla logica dello “scempio” democratico che si ascolta spesso dalle parti di chi vorrebbe che prevalessero i No. Nessuna di queste due visioni mi convince e mi appartiene, e per questa ragione trovo che sia necessario far emergere un sostegno ragionato alla riduzione dei parlamentari.
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