L'ira dei riformisti dem, lo stupore di Guerini e Franceschini. Il segretario prende le distanze, ma non basta. "Goffredo dimostra che siamo centrali", esulta Renzi, che però medita anche il gioco di sponda con Bonaccini
Roma. Chi lo conosce bene dice che chissà quanto se la starà godendo, il buon vecchio Goffredo, nel vedere che in fondo, nonostante i rocamboleschi sconvolgimenti sotto il cielo della politica, lui resta ancora uno dei pochi veri demiurghi, dentro e forse non solo dentro il Raccordo. Come un sasso lanciato nel vespaio, il saggio di Bettini scuote il risveglio di tutto il Pd. Perché quell’appello a Renzi (che ha sorpreso Renzi assai poco), quel vagheggiare un rientro alla divisione dei compiti, ai Ds che non ammettono nemici alla loro sinistra e addomestica il grillismo, e alla Margherita che raccoglie il centro liberale, di fatto fa sentire come ospiti indesiderati della Ditta tutta la corrente di Base riformista.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE