Roma. “È vero, non c’è più una Toscana felix ma nemmeno la ricerchiamo. Non si può dipingere qualcosa che non c’è. E se non conosci le difficoltà non le rappresenti”. Il capogruppo del Pd in regione Toscana, Leonardo Marras, ha letto l’approfondimento del Foglio sulle elezioni regionali e non nega le difficoltà del centrosinistra. Però rilancia: “Ci sono aree in cui la Toscana è andata fortissimo, penso all’export o al settore del turismo. Certo, oggi sono realtà che hanno difficoltà maggiori. Il territorio della costa da decenni non ha trovato alternative all’industria di stato e le aree interne risentono di fenomeni simili a quelli che ci sono stati in Gran Bretagna con la Brexit o in America con Trump. In Toscana però c’è un tessuto sociale più solido. Ci sono fortissime risorse nella società, penso al volontariato. Quindi ci sono anche delle soluzioni da offrire, non ci limitiamo soltanto a dire quali sono i problemi”. Poi, certo, ammette Marras, “c’è un problema di infrastrutture, ma è facile dirlo. Se ne parla da decenni, non scopriamo adesso che in Italia per fare le grandi opere ci vuole un sacco di tempo. Chi fa paragoni con la Cina sbaglia, quello è un altro mondo”. Comunque, dice Marras, i governi Renzi e Gentiloni “i soldi sulle infrastrutture ce li hanno messi. Prima si facevano discorsi. E ora, visto che i soldi ci sono e magari viene messo pure un commissario, a costruire le opere ci mettiamo 5 anni invece di 10”.
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