Testare, tracciare, trattare. Ricordate? All’interno del dibattito pubblico relativo alla gestione della pandemia, c’è stato un tempo in cui la classe dirigente italiana non perdeva occasione per ricordare un concetto semplice e lineare, che grosso modo suonava così: la capacità di ciascun paese di convivere in modo non troppo traumatico con il virus dipende dalla capacità di ciascun paese di rispettare le famose tre “T”. Ovverosia: testare, tracciare, trattare. Sulla prima “T” e sull’ultima “T” il sistema sanitario italiano ha mostrato di essere uno dei più solidi al mondo e almeno su questo fronte il nostro paese non si può dire che si stia avvicinando con approssimazione a quella che promette di essere purtroppo la fase tre: la convivenza con l’ondata di ritorno.
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