Berlusconi è l’uomo più relazionale, versato nel contatto personale, nell’amicizia, nella promiscuità compagnona e fraterna, e tuttavia sempre gentile, che si possa incontrare nella vita. Chi ha lavorato con lui, chi lo ha frequentato, chi gli è amico e ha osservato da vicino la sua cortese disponibilità, il suo senso dell’ospitalità, sa che era un candidato ideale per un contagio, purtroppo. Ma quella è la sua personalità, la sua cifra fortunata e felice che si combina male con gli effetti di un’epidemia.
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