Alla riunione di Eurogruppo ed Ecofin di venerdì, Gualtieri sarà sotto pressione. L'Europa, impaziente di andare avanti, aspetta solo l'Italia
Bruxelles. La maggioranza di Giuseppe Conte si troverà presto di fronte a un altro problema Mes. Non la linea di credito pandemica, che consentirebbe all’Italia di ricevere un prestito da 36 miliardi a tasso zero, ma che il M5s rifiuta di chiedere perché ostaggio della sua propaganda passata antieuro. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla Festa dell’Unità di Modena ha accennato a un’apertura, che in realtà prefigura una chiusura in Parlamento, perché lì non ci sono i numeri per risolvere il dilemma sulla linea di credito pandemica. “Se ci sarà bisogno” del Mes “lo valuteremo assieme e proporrò una soluzione al Parlamento. Esamineremo nel dibattito parlamentare, in massima trasparenza, i regolamenti legali al Mes”. Luigi Di Maio ha confermato la linea del M5s: “Mes? Stiamo pensando al Recovery fund”. Malgrado i conflitti interni con l’ex capo politico, anche il reggente Vito Crimi ha ribadito che “il Mes com’è adesso non va bene”. Figurarsi quando Conte e il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, chiederanno al M5s di autorizzare la firma del nuovo trattato Mes.
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