Così il M5s spende soldi per fare propaganda per Salvini e Meloni
Una pagina creata dal gruppo parlamentare alla Camera invita a votare per il taglio dei parlamentari: con gli endorsment del Truce e della leader di FdI. Il nuovo corso della comunicazione grillina è già un flop
La pagina si chiama "Iovotosì" e ha qualcosa come 29 follower. E' difficile la teniate davvero in considerazione come fonte d'informazione privilegiata per decidere cosa votare al referendum sul taglio del numero dei parlamentari. E però negli ultimi giorni, a dispetto di una così scarsa rilevanza numerica, alcuni suoi post hanno iniziato a circolare con insistenza sul news feed di Facebook, accumulando migliaia di condivisioni.
Per la maggior parte pubblica interviste a ministri o esponenti del Movimento 5 stelle. Ma il 14 settembre, in una card raffigurante un intervento parlamentare, era Matteo Salvini che invitava a sostenere il sì al referendum. "Sfida accettata: tagliamo per la prima volta nella storia, insieme, 345 parlamentari. Il capitano non ha dubbi: Sì alla riforma, Sì al taglio dei parlamentari, Sì a un parlamento più snello", recitava la didascalia. Poco più tardi altre dichiarazioni dell'ex ministro dell'Interno erano corredate a propagandare il sostegno alla riforma. In serata e nella giornata di oggi sono arrivati gli endorsement grafici persino di Giorgia Meloni. Sotto a questa descrizione – "la leader di Fratelli d’Italia sceglie la coerenza e la chiarezza: Sì al taglio dei parlamentari", – viene pubblicizzato uno stralcio di una quindicina di secondi di un'intervista della leader di Fratelli d'Italia al Tg1. Lo sfondo è quello blu dell'area politica di appartenenza.
Non ci sarebbe nulla di strano, se non fosse che la pagina in questione è stata creata dal gruppo parlamentare del M5s alla Camera. Che si è speso in prima persona per la sponsorizzazione dei post in questione. Come ha scoperto il portale Giornalettismo andando a spulciare l'indice delle inserzioni pubblicitarie su Facebook, per ogni singolo post il movimento è arrivato a spendere tra i 100 e i 500 euro, raggiungendo qualche decina di migliaia di persone sul social network. L'ultimo di questi ha cambiato registro e fa dire a Nilde Iotti che "il numero dei parlamentari è davvero troppo alto".
E' una delle prime operazioni messe in campo da Andrea Cottone come capo della comunicazione grillina a Montecitorio. L'ex portavoce di Bonafede al ministero della Giustizia era stato chiamato per ricompattare un gruppo travagliato da malumori e gelosie che ne avevano minato l'unità. Del suo trasferimento repentino dagli uffici di Via Arenula si è scritto pure che servisse a rallentare l'egemonia di Conte e Casalino sul gruppo parlamentare del movimento. Di sicuro è servito a rendere evidente che per raggiungere l'obiettivo referendario i grillini sono disposti a tutto: pure a cavalcare la propaganda dell'ex alleato di governo e di un leader della destra sovranista.