Dalla parte del niet come dalla parte del sì, chi con Capezzone chi con Toninelli, strani alleati strategici di burle contrapposte
Il trasversalismo è il sale della politica, alla pari con le coerenze del militantismo, rispettabili anche quelle se non siano fanatiche e giuggiolone. Le politiche di Giolitti erano trasversali, e trasformistiche, che è anche di più e meglio, bastonava con i prefetti per includere socialisti e popolari nel blocco estenuato del vecchio stato liberale. Perse, arrivò il fascismo, Salvemini lo dannò come ministro della malavita perché gli intransigenti, i niettisti di sempre, non conoscono le ragioni del trasversalismo che la mente pietrificata nell’idea o nell’ideale, peggio, non attinge.
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