Nei piani di Palazzo Chigi c'è il prolungamento della stagione dei dpcm fino al 31 dicembre, e un nuovo "sblocca cantieri" per accompagnare il Recovery plan. Il modello Expo per convincere Bruxelles e gli scontri col ministro Costa
C’è chi ci vedrà la tentazione dell’arrocco, l’asserragliarsi dentro a Palazzo Chigi, coi sacchi di sabbia alle finestre, in questa vigilia incerta e tribolata di elezioni; e c’è chi, per converso, apprezzerà il tentativo di esorcizzare la paura del precipitare degli eventi rilanciando sull’agenda di governo. E insomma l’emergenza politica, quella che s’ingarbuglia nel chiacchiericcio sul rimpasto e i suoi vari derivati, su un Pd spinto verso il congresso da un eventuale tracollo elettorale, da un M5s sempre più ostaggio delle sue paranoie autoreferenziali (ieri altri tre deputati si sono autosospesi per protesta contro Davide Casaleggio), nella mente di Giuseppe Conte trascolorerà in altre emergenze, ben più concrete, la cui gestione giustificherebbe, e anzi esigerebbe, la rinnovata compattezza del suo esecutivo.
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