C'è un'opera della storia dell'arte che con buona dose immaginativa può sintetizzare le elezioni in Veneto del prossimo weekend: il “3 maggio 1808” di Francisco Goya, e con gli avversari di Luca Zaia al posto dei resistenti madrileni all'armata francese di Napoleone: destinati all'umiliazione. “Ma la nostra è una battaglia per il dopo. Vogliamo costruire un'alternativa a due fronti che da 25 anni dicono le stesse cose”, racconta al Foglio con voce per niente rassegnata Daniela Sbrollini, senatrice di Italia viva in corsa per Palazzo Balbi.
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