Nel 2018 i leghisti diventarono la seconda forza del consiglio regionale con il 17 per cento e 7 seggi, appena dietro l’Union Valdôtaine, storico partito autonomista, con il 19,25 per cento e 7 seggi
A niente sono serviti i reiterati appelli di Berlusconi, già a febbraio, per evitare la rottura dell’unità del centrodestra. In Valle d’Aosta, settima regione al voto il 20 e 21 settembre – 126 mila abitanti di cui 103 mila elettori – la Lega correrà da sola. Da qui il 7 a 0 auspicato da Matteo Salvini: sembrava un errore ma non lo è.
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