Aumentare i tamponi a 250 mila e monitorare i contagi. La proroga dello stato d'emergenza è legata a una soglia critica da non superare. I pensieri di Conte, le proteste delle opposizioni. Cosa fare il 15 ottobre
Potrebbe essere necessario prorogarlo, ma nessuno al governo vorrebbe davvero prorogarlo. E infatti a Palazzo Chigi dicono “solo se si deve, ma speriamo non si debba”. Giuseppe Conte, che già conosce l’accusa di “deriva autoritaria”, il tic dell’opposizione che griderebbe ancora al putsch, ai “pieni poteri”, all’incontinenza del sovrano, se solo potesse rinuncerebbe a questo stato d’emergenza che non è democraticidio ma la sveltezza dell’amministratore che decide nel cataclisma.
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