In Piazza del Popolo arriveranno genitori, docenti, studenti, sindacalisti, esponenti delle associazioni. Per una "vera ripartenza", ma con il rischio che le istanze scolastiche finiscano per essere assorbite da quelle sindacali. Romano Prodi invita piuttosto a dare una mano, il ministro Azzolina a non fare "boicottaggio". Appuntamento doppio: il 25 gli studenti già in piazza
Roma. C'è la scuola che riparte, e c'è il fronte di chi considera quella della settimana scorsa una “falsa partenza”. Falsa partenza nelle modalità, ma anche in prospettiva, nei contenuti. Ed è un fronte puramente scolastico di genitori, docenti e sindacalisti, ma allo stesso tempo un fronte “aggregato”, in cui confluiscono altre istanze non nuove alla prova della mobilitazione, anche se su altri temi: sabato 26 arriveranno infatti in Piazza del Popolo, a Roma, alla manifestazione indetta da “ Priorità alla scuola”, l'associazione che durante l'estate ha organizzato altri eventi in varie città per chiedere la riapertura in presenza, molti pullman che rimandano a sigle del nuovo ambientalismo, della sinistra extra partitica, dell'associazionismo dei diritti, da “Friday for Future” a “Black lives matter” a “Non una di meno” a “Actionaid” alla Casa internazionale delle donne a Legambiente.
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