L’estrema complessità della fase politica vissuta in queste ore da Matteo Salvini si può sintetizzare facilmente ponendo una domanda semplice che costituisce il vero paradosso del day after elettorale: ma come diavolo ha fatto il leader della Lega a perdere elezioni che in realtà il centrodestra ha vinto? La risposta a questa domanda (il centrodestra ha mantenuto le regioni in cui governava aggiungendo anche le Marche) non ha a che fare solo con l’aver fissato un’asticella molto alta (“vinceremo 7-0”, diceva Salvini) ma ha a che fare con una serie di problemi che meritano di essere analizzati per quello che sono. Il primo problema è legato al fatto che il centrodestra che cresce in Italia non è più riconducibile direttamente a Salvini – cresce la lista di Zaia, non la lista della Lega; cresce la lista di Toti, non la lista della Lega; vince il candidato di Meloni, non il candidato di Salvini.
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