Ora che sono allo sbando, Di Maio e soci chiedono accordi territoriali per le amministrative del 2021. Ma da Roma a Torino, passando per Napoli, i dirigenti locali dem pongono veti e obiezioni. Il nodo irrisolvibile della Raggi
Ora che sono loro, gli oltranzisti dell’autonomia, i fanatici dell’isolazionismo, a cercarli, a lusingarli, a offrirsi accondiscendenti alle ragioni dell’alleanza, a tanti del Pd verrebbe quasi da mandarli al diavolo, i grillini. “Quando glielo chiedevamo, ci dicevano che erano i territori a dover decidere, ora invece sono loro, da Roma, a disegnare accordi in giro per l’Italia”, ripetono gli uomini vicino a Nicola Zingaretti. Il quale, però, sa che la politica è arte del mediare, rinunciare a stravincere quando s’è già vinto, e insomma sa che un certo accomodamento, col M5s, bisogna trovarlo, in vista delle amministrative dell’anno prossimo. Se non fosse che, dovunque si volti e si giri, il segretario riceve i mugugni dei suoi, da Palermo a Torino.
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