"Basta ideologia, tutte le volte che abbiamo a che fare con Tav, Tap, Mes ci incartiamo", dice il parlamentare. Che sul figlio di Gianroberto aggiunge: "Per noi ormai è un danno d'immagine"
Sì Mes, no Casaleggio. Emanuele, detto Lele, Dessì ha le idee chiare. Il senatore grillino, made in Castelli romani, è un tipo dai modi assai spicci. “Sono pragmatico”. E quindi quale miglior palestra del Mes per dare un calcione alle battaglie ideologiche? “Esatto – dice ancora al Foglio – il no era una posizione ideologica, prima del Covid. Adesso il quadro è cambiato e anche noi nel Movimento, come si dice a Roma, dobbiamo darci una svegliata”.
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