Prima ancora di occuparsi del processo di Catania, c'è un altro processo di cui forse dovrebbe occuparsi il Capitano della Lega: quello caparbiamente messo in scena dallo stesso leader della Lega per ricordare quanti danni possa fare un governo guidato da Salvini
Il prossimo tre ottobre, Matteo Salvini dovrà affrontare a Catania la prima tappa del processo che lo vede accusato per sequestro di persona, per aver bloccato per quattro giorni, poco più di un anno fa, 131 migranti sulla nave Gregoretti. Nel corso della giornata di sabato, Matteo Salvini ha invitato il popolo della Lega a scortarlo. E per l’occasione, l’ex ministro ha suggerito ai suoi elettori di distribuirsi un po’ di fronte al tribunale di Catania e un po’ negli spazi che il leader ha scelto di dedicare a una tre giorni “sulla libertà” organizzata dalla Lega giustappunto a Catania. Il messaggio del Capitano è chiaro: aiutatemi a ricordare che quello che sto subendo altro non è che un processo politico. Il tempo ci dirà se aver sfidato volontariamente le norme che regolano il diritto del mare è, per un ministro, un atto sufficiente per essere rinviati a giudizio. Ma in attesa di capire quale sarà il destino giudiziario di Salvini si può dire che il più interessante processo politico con cui sta facendo i conti la Lega di Salvini è un altro ed è quello messo in campo ormai da mesi dallo stesso Salvini contro ciò che ha fatto Salvini ai tempi del governo Salvini.
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