Il segretario del Pd vorrebbe forzare, ma i suoi ministri frenano. "Non ci accaniamo", dice il capodelegazione dem. La fronda dei 5s al Senato. La contropartita sulle riforme costituzionali
Chi lo ha visto trattenere un sospiro, lunedì mattina, fare buon viso a cattivo gioco mentre Roberto Gualtieri predicava cautela sul Mes, dice che Nicola Zingaretti ha evitato ogni polemica. E però subito dopo, terminata la riunione in videoconferenza con i suoi ministri e i suoi capigruppo, nel privato delle conversazioni con alcuni di loro, coi più scettici tra loro sull’esercizio di prudenza in cui s’era appena provato il capo del Mef, non ha trattenuto un accesso di nervosismo. E a chi bollava il ragionamento di Gualtieri come “allucinante”, o “demenziale”, ha predicato una calma un po’ inacidita: “Non posso mica mettermi a polemizzare con Roberto, ora”.
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