L’annuncio da parte di Giuseppe Conte di voler prorogare lo stato di emergenza fino alla fine di gennaio non è sorprendente. La crescita dei contagi in varie regioni italiane e il balzo registrato in molti paesi europei che avevano allentato troppo presto le misure di salvaguardia giustificano questa decisione, che le opposizioni non hanno contestato nel merito, limitandosi a chiedere una discussione parlamentare in cui il premier spieghi come intende usare i poteri straordinari che derivano dallo stato di emergenza. Se su questo non si è accesa, se non in termini propagandistici, una contrapposizione è anche perché nei mesi scorsi l’uso dell’emergenza non ha quasi mai tracimato in abusi. C’è stata qualche estensione a tematiche non legate alla pandemia in qualche decreto, ma si è trattato di fatti marginali, sui quali peraltro si è fatta sentire la vigilanza del Quirinale.
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