Assemblee regionali nei prossimi weekend, e poi un'adunata a Roma. Grande chiusura in streaming e voto in Rete. Le tante incognite di una marcia a tappe forzate. I dubbi sulla definizione delle nuove regole, sul limite dei due mandati e sulla struttura dei vertici
Dopo la lunga attesa, la stasi, il pantano di mesi inconcludenti, arriva la marcia a tappe forzate. Una serie di dibattiti sui territori, tutti da organizzare e da svolgersi nel corso dei prossimi trenta giorni, e poi la riunione finale a Roma. Eccolo, in estrema sintesi, il programma degli Stati generali immaginato da Vito Crimi, che oggi tramite il SacroBlog di fatto lancia questo strambo congresso del M5s. Si inizia subito, dunque, e non si sa ancora bene come. E si concluderà il 7 e l'8 novembre prossimo con un grande incontro nazionale che si svolgerà nella Capitale, covid permettendo. Poi ci sarà la ratifica sulla Rete: e a quel punto si tireranno le somme. Con qualche incognita e parecchie vaghezze procedurali da definire.
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