Vuole rifare la “Voce” di Prezzolini o si accontenta di fare la voce colta di Salvini? “Mi sono formato sui libri di Prezzolini. E’ chiaro che preferirei rifare la sua Voce”. E magari legge Leo Longanesi, Giovanni Papini, ed Ennio Flaiano. E’ così? “E’ così”. Insomma, è un altro dei tanti intellettuali di destra che sempre vogliono rifare la destra. “Non voglio rifare la destra, ma fare il conservatore in un paese in cui non c’è nulla da conservare”. E a Catania, al processo-festival organizzato da Salvini, cosa è andato a fare? “Sono stato invitato. Con Giancarlo Giorgetti ci confrontiamo”. Anche lei, come Giorgetti, vuole Lega nel Ppe? “La Lega in Europa deve spostarsi se non vuole finire marginalizzata. Deve diventare il partito rassicurante e non strizzare gli occhi agli estremisti”. Dunque è vero che lo ha fatto. “A volte sì”. Quali sono i suoi rapporti con Salvini. E’ il suo libraio di fiducia? “Chiacchieriamo”. E con Giorgia Meloni? “Ho organizzato l’evento che l’ha avvicinata ai conservatori statunitensi e inglesi”. Si chiama Francesco Giubilei, ha 28 anni, ed è presidente della fondazione Tatarella, editore, animatore di Nazione Futura che è una rivista trimestrale, quotidiano online, un think thank ma anche un movimento “metapolitico”.
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