Il ministro della Salute Roberto Speranza aveva appena finito di dire, alla Camera, che occorre “ritrovare lo spirito di unità di marzo”, che di fronte alla seconda ondata Covid l’Italia non è al sicuro (“sta reggendo meglio di altri, ma non dobbiamo farci illusioni”), che è sbagliato dividersi (“non c’entra la politica, non c’entrano destra e sinistra”), che il centrodestra ha lasciato l’Aula al momento del voto sulla risoluzione di maggioranza, esultando poi per la mancanza del numero legale, come fosse una vittoria politica. Come se le misure per combattere la pandemia fossero una questione del governo, non del paese. Pessima idea che circola anche in altre nazioni, come si sa, ma non è una scusa.
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