Il sindaco ha annunciato che non si ricandiderà alla scadenza del mandato nel 2021 a causa della condanna per falso ideologico. La tela di Fassino e Chiamparino per costruire un accordo tra Pd e M5s sul nome di Saracco, rettore del Politecnico. Il malessere del Pd locale
Come ha annunciato lei stessa con un video messaggio sui suoi profili social, Chiara Appendino non si ricandiderà a sindaco di Torino. Era una decisione nell'aria da almeno un paio di settimane, e cioè da quando la sindaca era stata condannata in primo grado per falso ideologico in atto pubblico nella vicenda ex Westinghouse. In ossequio al codice di autoregolamentazione tutto interno ai grillini, infatti, la Appendino si era autosospesa dal Movimento. "Sono assolutamente certa di aver sempre e solo salvaguardato gli interessi dell’ente che amministro e, soprattutto, di aver agito in totale buona fede e per questo farò ricorso in appello. Tuttavia, le tempistiche per arrivare a sentenza, vanno oltre la scadenza elettorale del 2021. La condanna, anche se di lieve entità e per i motivi che conoscete, resta tale. E in politica, prima di ogni cosa, bisogna essere coerenti con i propri principi. Io continuerò ad esserlo, rispettando le regole con cui mi sono candidata nel 2016", ha scritto la Appendino nella lettera in cui annuncia il passo di lato.
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