Non si è ancora candidato sindaco di Torino e lo chiamano già “l’orologio” (“Professionalmente è puntuale, inattaccabile”). Chi gli vuole un po’ meno bene ricorda che uno dei soprannomi è “il macellaio” (“Ha una certa ruvidezza di carattere. Diciamolo”). In città in pochi lo conoscono: “E chi è”?”. E’ il rettore del Politecnico di Torino, si chiama Guido Saracco e non hai mai preso una tessera di partito (“Ma vuoi che non abbia avuto simpatie?”) il che significa che è perfetto per mettere insieme Pd e M5s. “Se volete, io ci sono…”.
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