Miozzo (Cts): “Le scuole sono un posto sicuro. A scuola gli studenti sono distanziati, sono controllati, sono protetti, seguono regole precise e i problemi per gli studenti iniziano non quando entrano in classe ma quando escono dalla scuola. E chi oggi pensa di chiudere le scuole dovrebbe capire che senza scuola i rischi per gli studenti anche in termini di contagio non diminuiscono ma possono anche aumentare"
La scuola, i trasporti, le terapie, i contagi, gli errori, l’efficienza, i soldi, l’organizzazione, il virus e il futuro: che fare? Agostino Miozzo è un nome divenuto ormai familiare all’interno del panorama scientifico italiano e un qualunque giornalista che scelga di mettersi alla ricerca di un po’ di buon senso per studiare l’evoluzione della pandemia (ieri i nuovi contagi sono stati 10 mila, i nuovi ingressi in terapia intensiva 52 e i morti 55) prima o poi si ritrova a digitare il suo numero e a chiacchierare con lui. Ieri è capitato anche a noi. E abbiamo così approfittato del ruolo di Miozzo – che è coordinatore del Comitato tecnico scientifico e da mesi offre al governo indicazioni per provare a governare nel migliore dei modi possibili la pandemia – per ragionare sulla fase nuovamente complicata che sta vivendo il nostro paese e cercare una qualche chiave di lettura utile per leggere il nostro presente senza troppa isteria.
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