Rischio di infiltrati, mancata tutela della privacy e dibattiti affrettati. Enrica Sabatini, socia di Rousseau, elenca al capo politico del M5s tutti i problemi che rendono il congresso manipolabile e poco trasparente
Caro capo politico, è Casaleggio che ti parla. O meglio, è la sua fedelissima: quella Enrica Sabatini che, da anonima consigliera comunale in quel di Pescara, è rapidamente assurta ad ancella del capo di Rousseau, cioè del M5s, ascoltata e temuta da deputati e senatori, da sottosegretari e ministri. E infatti è lei, Enrica Sabatini, che nella sua duplice veste di socia di Rousseau e di responsabile degli Affari interni del M5s, scrive al capo politico e a tutti i facilitatori regionali impegnati nell’organizzazione degli Stati generali. E scrive loro per dire, appunto, che quegli Stati generali, così come sono stati pensati, rischiano di essere una mezza farsa.
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