Ma allora perché non stare al gioco, perché non provare ad andare a scoprire il bluff del Nazareno? Carlo Calenda se l’è sentita ripetere più volte, nelle ultime ore, e da diversi interlocutori, questa esortazione all’audacia. E a tutti, consiglieri più o meno disinteressati, il leader di Azione ha datola stessa risposta: “E cioè che io a questo gioco non ci sto”. Perché, dice lui, di fronte a sé non ha qualcuno che vuole sfidarlo a viso aperto, misurarsi ad armi pari. Di là, secondo Calenda, “c’è solo chi vuole tirarla in lungo per logorarmi. Il Pd vuole che io vada a sbattere, e vedere intanto che succede, come evolve il quadro politico: sperando magari che nel frattempo anche Virginia Raggi si ritiri e a quel punto costruire le basi per un’alleanza giallorossa per il prossimo sindaco di Roma”.
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