Per l'ex ministro, leghista della prima ora, il leader della Lega non doveva intervenire sulla decisione della Giunta regionale. Il Conte federalista è meglio del Capitano centralista
"Sarei un attimino in una riunione in videoconferenza, ma per Il Foglio mi allontano", dice Giancarlo Pagliarini dopo due squilli di cellulare. Detto "Mimmo", ma anche "Paglia", leghista della prima ora, ex ministro del Bilancio del primo governo Berlusconi, è interdetto da quello che definisce "il teatrino" messo in piedi da Matteo Salvini sull'ordinanza del governatore lombardo Attilio Fontana che impone il coprifuoco in Lombardia dopo le 23. "Paglia" da tempo critica l'evoluzione "centralista" della Lega salviniana e sovranista. Ma questa volta il Capitano ha superato il limite. "Salvini non deve permettersi di intervenire su una decisione della Giunta regionale della Lombardia", ci spiega. Sottolineando come la questione non sia più di tanto nel merito, ma sostanzi il paradosso di un ex Carroccio campione di centralismo democratico.
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