Il Truce nella bolla, Fontana in trincea. Il leader della Lega resta in mezzo al guado, incapace di trovare una linea sul Covid, mentre il presidente della Lombardia conferma la stretta. Le tensioni del Capitano con Zaia, e il veto sugli assessori al Bilancio
L’operazione era già stata programmata. “Almeno lui”, aveva sentenziato Matteo Salvini all’indomani della mezza batosta rimediata dalla Lega nei ballottaggi alle amministrative lombarde. Si riferiva a Giulio Gallera. Se proprio un rimpasto in grande stile Attilio Fontana non si sentiva di farlo, che almeno sostituisse quell’assessore al Welfare che durante la prima ondata di pandemia ne aveva combinate di tutti i colori. Solo che poi il Covid è tornato a imporre la sua legge, a scandire le giornate del Pirellone con ben altre campane. E insomma a vederlo adesso, mentre il polverone della polemica inizia a sedimentarsi, lo scontro tra il segretario della Lega e il presidente della Lombardia sta anche qui: in un tempismo sciagurato.
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