Salvini che fa la faccia feroce a Fontana, Zingaretti che inscena un processo a mezza bocca a Gualtieri e Conte: non ce lo possiamo permettere. Con il ritorno del virus è l’ora del conformismo tranquillo. La lezione di Angela Merkel
È di nuovo l’ora del conformismo tranquillo, semplice, di senso comune. Angela Merkel dà il ritmo cullando materna un discorso prepolitico, di evidenza lenta e trascinante, autorevole e sincero. Dice che siamo sorpresi, i dati si sono imbizzarriti oltre le aspettative, tutto rischia di andare fuori controllo, ogni giorno è prezioso, proviamo a salvare la scuola e quel che resta del lavoro e dell’industria e dei servizi, ma chi ha più di 65 anni deve ridurre i contatti al massimo, dentro e fuori casa, viaggiare e fare festa è sconsigliato per chiunque, molto si può fare e si fa negli ospedali e nei centri di assistenza e cura, eppure tutto alla fine è nelle mani di cittadini che siano decisi a distanziarsi per non comunicarsi l’infezione da virus, e se il confinamento della scorsa primavera era un ordine a cui obbedire, le restrizioni in parte volontarie imposte oggi da una visione ragionevole delle cose impongono di conformarsi.
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