David Sassoli ci prova: "Farò di tutto per farvi entrare", dice ai grillini, che a Bruxelles sono sempre più spaccati. Di Maio è tentato di porre la questione agli Stati generali. Ma la scelta potrebbe potrebbe portare alla scissione, o esserne la conseguenza.
In fondo sta un po’ nella logica delle cose che, dopo aver fatto il giro delle sette chiese ed essere tornati sempre al punto di partenza, in un gioco dell’oca che li vedeva sempre respinti con più o meno sdegnata fermezza, alla fine i grillini bussassero anche alle porte dei Socialisti europei. Approcci ancora preliminari, negoziazioni tutte ancora da imbastire. E però quando mercoledì sera Luigi Di Maio, nel suo mini-manifesto in vista degli Stati generali ha scritto che bisogna “collocare chiaramente il Movimento in una famiglia europea, per poter essere più incisivi”, in parecchi, a Roma e non solo, si sono chiesti a che punto fossero queste trattative. Del resto, in casa dem si sa che quello di accogliere il grillismo nel salotto dei presentabili di Bruxelles è un vecchio ma tuttora costante cruccio di David Sassoli. Che da mesi rassicura gli esponenti più ragionevoli del M5s dicendo che “farò di tutto per farvi entrare”.
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