Roma. A Bologna il Pd cerca di non fare le primarie, a Roma insiste per organizzarle. L’emergenza sanitaria rischia di bloccarle comunque, ma in questo caso il problema è politico e si chiama Carlo Calenda. “Tweet muto”, scrive l’europarlamentare, candidato nella Capitale, allegando un lancio dell’Ansa che spiega perché secondo il Pd a Bologna le primarie sono una ipotesi “non praticabile” e si lavora a una soluzione “unitaria” e a una “coalizione larga”.
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