L’estate sprecata di Salvini (“non ci sarà una seconda ondata, inutile terrorizzare le persone”) ci dice quanto si perde ad avere un’opposizione incapace di svolgere il ruolo costruttivo di puntello del governo (ora che ce n'è davvero bisogno)
Alcuni giorni fa, un importante senatore della Repubblica si è posto una domanda che probabilmente in queste ore si stanno ponendo milioni di cittadini italiani e si è chiesto che cosa ha fatto in questi mesi il governo per prevenire la seconda ondata. La domanda è legittima ed evidentemente il tentativo del governo di autodescriversi con compiacimento come un modello nella capacità di governare il virus è stato un tentativo maldestro che ha contribuito a nascondere una verità con cui oggi l’Italia sta facendo i conti: prevedere una seconda ondata così violenta e così repentina non era facile ma prevedere che una seconda ondata sarebbe arrivata non era invece così difficile. E a differenza della prima ondata – durante la quale era naturale farsi trovare impreparati – i cittadini oggi hanno tutto il diritto di chiedersi per quale ragione sia ancora così complicato fare i tamponi, per quale motivo le terapie intensive non siano state aumentate a sufficienza, per quale motivo i vaccini anti influenzali non siano stati distribuiti come si deve, per quale motivo i mezzi di trasporto non siano stati rafforzati a dovere, per quale motivo ci siano ancora posti da infermiere che non sono stati coperti e per quale motivo ciò che poteva essere organizzato per tempo semplicemente non è stato fatto.
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