Un partito che accudisce le masse perché non perdano l’anima seguendo le tentazioni del capitalismo? No, grazie. Assumere dosi di populismo latino “per farsi amare dal popolo”? Nemmeno. Maran risponde a Tonini e alle “omelie di Bettini”
Ce l’ha insegnato Boris Yellnikoff in Whatever Works di Woody Allen: “Qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare; qualunque temporanea elargizione di grazia… Basta che funzioni!”. Non c’è, perciò, ragione di fare gli schizzinosi. Il governo è quello che è, ma i barbari di compromessi con Roma ne hanno fatti parecchi. La sgangherata squadra di governo fatica a gestire il virus e la “riapertura”, ma è così dappertutto e, d’altronde, le catastrofi temute non si sono realizzate: restiamo agganciati all’Europa, non siamo ancora diventati vassalli della Cina o della Russia e abbiamo allontanato l’incubo venezuelano di Di Battista. E comunque, non c’è altro modo per mantenere la rotta atlantica e approfittare dell’Hamilton Moment dell’Europa.
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