“Ma perché in Italia ce l’hanno tutti con la scuola?”, si chiede Enrico Rossi, ex presidente della Regione Toscana, che ha gestito tutta la prima ondata fino a lasciare lo scettro, nello scorso settembre, a Eugenio Giani. “Germania e Francia hanno chiuso tutto ma hanno lasciato aperte le scuole. Noi evidentemente pensiamo d’essere nati imparati”, dice al Foglio Rossi, che da pochi giorni è diventato assessore a Signa, comune della provincia di Firenze. “Ci facciamo vedere giustamente insieme ai ristoratori e agli attori e si protesta anche quando forse sarebbe meglio avere maggior aplomb, ma una protesta per la scuola non la fa nessuno. Invece dovremmo preoccuparci, il 75 per cento di didattica a distanza è molto. Parlo con gli insegnanti e mi dicono che non è la stessa cosa che parlare con una persona guardandola in faccia. Il linguaggio non verbale vale l’80 per cento della nostra comunicazione. Ecco io, da politico, un comizio su Zoom non lo avrei saputo fare”.
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