Ora che le democrazie più importanti del mondo si ritrovano da qualche tempo a districarsi nei propri hung parliament, viene quasi naturale la tentazione di rivalutare largamente l’inefficientissimo sistema politico dell'Italia
Proporzionale e poi accordo in Parlamento, ma vuoi mettere? Il nostro amico Giuseppe De Filippi, osservatore cinico e geniale, nei minuti più concitati dello spoglio americano – poco prima che, tra schede misteriosamente sparite in Arizona, seggi in Wisconsin bloccati per carenza di inchiostro, decrittazione dei voti postali più farraginosa della lettura dei voti degli italiani all’estero, Donald Trump e Joe Biden annunciassero con solennità anche se con toni istituzionali differenti la propria imminente vittoria a scrutinio ancora in corso – ha commentato con questo tweet giocoso il caos delle elezioni americane. E ha contribuito a far accendere ad alcuni di noi una piccola lampadina riassumibile con una considerazione che suona grosso modo così: è possibile oppure no rivalutare l’inefficiente sistema politico italiano dopo aver osservato in questi giorni lo spettacolo della democrazia americana?
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