Roma. Dopo Giorgio Gori “verranno a prendere” anche Mattia Palazzi, il sindaco di Mantova? “Quanto è accaduto a Bergamo, a Giorgio, a un amico, a un uomo del Pd, merita di essere raccontato e studiato. Non è solo grave. Lì c’è qualcosa di più”. In trecento, e di notte, si sono presentati sotto l’abitazione di Gori e gli hanno urlato che lo “avrebbero preso”, “vieni giù, vieni giù”. E intendevano che volevano afferrarlo con la forza, gli rimproveravano la chiusura della regione e dunque tutte le colpe del mondo. La zona rossa era il loro lacrimogeno. Non chiamatela disperazione. Era squadrismo organizzato. “Lo so anche io che nel paese c’è angoscia e che ci sono categorie che stanno soffrendo questa chiusura. La seconda. Ma quella, credetemi, era solo delinquenza”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE