Grillo diserta nonostante gli inviti, Casaleggio e Raggi pure. Il congresso tanto atteso arriva come un happening noioso. Il nodo dei due mandati fa sorridere solo Dibba. Le incognite sulla scissione in Europa
Come sempre saranno gli assenti, semmai, a far notizia. Più dei presenti. E se Giuseppe Conte alla fine dovrebbe mandare un video di saluti agli Stati generali del M5s, partito che lo ha indicato per ben due volte a Palazzo Chigi, il grosso rebus è Beppe Grillo. Il Garante, sempre più scettico sul destino della sua creatura e interessato solo all’esperienza di governo con il Pd, ha fatto sapere che questa storia non “lo appassiona”. Il primo vero congresso del Movimento, seppur con i limiti imposti dal Covid che costringerà tutti a collegarsi da remoto, rischia così di essere orfano del fondatore. In tanti in queste ore lo stanno chiamando: “Dai, Beppe, un saluto. Non facciamo scrivere ai giornalisti 'il gelo di Grillo'”. Ma lui temporeggia, continua a rispondere con un “vedremo, non ne ho voglia”.
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