Una collaborazione chiara e limpida senza modificare il perimetro della maggioranza, un’occasione per Forza Italia “per marcare la sua identità popolarista, europeista”. Tutto comincia da questa analisi: “Credo che si stia verificando qualcosa di notevole all’interno del centrodestra. Prende le mosse dalla sconfitta di Donald Trump e si collega alla futura legge elettorale proporzionale. Siamo di fronte alla deriva del sovranismo. C’è in atto una separazione fra due modi di leggere il mondo. Forza Italia, una sua parte, ha una propensione contrapposta alle bellurie della Lega. Già in passato ha dato prova di senso di responsabilità. E’ un fatto”. C’è la disponibilità di Silvio Berlusconi a collaborare e c’è un importante dirigente del Pd, un deputato di numeri e ragionamenti, un compagno di strada, uno dei più vicini, del ministro Roberto Gualtieri e di Goffredo Bettini, che parla di “preziosa opportunità”, di “una possibilità per allontanare i veleni, stemperare il clima nel momento più difficile per il paese”. E’ Claudio Mancini, e siede in commissione Bilancio.
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