"Ma quale regalo a Berlusconi? E' una norma di buon senso". Così Patuanelli spiega la norma anti-Vivendi ai parlamentari grillini. La Lega tenta lo strappo, ma alla fine è costretta alla retromarcia. Le astuzie di Delrio e la rabbia del Cav.
“Ma quale regalo a Berlusconi? Non scherziamo. E’ una norma di buon senso”. L’avesse saputo prima che erano queste le parole con cui Stefano Patuanelli illustrava il famigerato emendamento “salva Mediaset” ai suoi parlamentari, magari Matteo Salvini se la sarebbe risparmiata, la fatica di questa scomposta manovra. Perché, a prendere sul serio quel che ancora giovedì sera ripeteva ai suoi fedelissimi, evidentemente nell’incidente ci sperava: “Giochiamo su due tavoli”, ha detto il segretario della Lega. “Innanzitutto, puntiamo a sabotare questo ritorno al Nazareno nella speranza che prima o poi vengano a mancare i numeri. In seconda battuta, sappiamo che se Forza Italia deciderà di andare al governo con la sinistra e col M5s, copriremo noi lo spazio che si scoprirà nel centrodestra”. A dimostrazione, insomma, di come l’ipotesi di restare confinati, da soli insieme alla Meloni, nel recinto dell’opposizione sovranista, Salvini la teme assai.
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