Per il Campidoglio, il segretario ha commissionato una rilevazione a Ipsos da cui risulta avanti a tutti nel centrosinistra. Ma vincerebbe la Meloni a mani basse. Le carte sono scomparse. Il tesoriere Verini: "Io l'ho pagato, ma non l'ho visto". Storia di un giallo
“Non esiste più”. Scusi, ma cosa dice? “Sì, ha sentito bene: lo ha distrutto. Dis-trut-to”. Nei corridoi semivuoti del Nazareno raccontano che Nicola Zingaretti appena ha visto il sondaggio che aveva commissionato su Roma ha fatto tre cose. Prima un lungo sospiro, poi un giro di telefonate con i fedelissimi (niente foto su Whatsapp, lo chiamano il gatto o la saponetta perché non lascia mai l’impronta) e poi, alla fine, tac. Il segretario ha attivato una macchina mangiacarta, come quelle dei film americani di spionaggio. Aggeggi che servono a far scomparire le prove che scottano. Schede e grafici ridotti a brandelli, a sottili filamenti di carta. Per chiudere, il segretario del Pd si è raccomandato: ragazzi, questa roba non esiste, chiaro? “Chiaro”.
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