Niente terzo mandato, sì alla gavetta. Contratto di servizio per la nuova Rousseau: lo sfregio a Casaleggio. Alleanze territoriali con tutti, prima e dopo il voto. La mancata apertura al Pd e la nuova guida collegiale. Il grillismo si rinnova, tra abiure e conferme. Intanto la deputata Siragusa lascia i Cinque stelle e passa al gruppo Misto
Conferma del limite dei due mandati, guida collegiale bipartita, aperture ambigue sulle alleanze con altre forze politiche, e un sostanziale ridimensionamento di Rousseau. E’ questo, ridotto all’essenziale, il senso del documento di sintesi che Vito Crimi ha prodotto, all’esito degli Stati generali del M5s. Un riassunto snello, di tre paginette scarse, che tiene conto dei dibattiti sviluppatisi nel corso dello pseudo congresso grillino per quel che riguarda la struttura e le regole interne, e che il reggente ora dovrà sottoporre, per parti separate, al voto degli iscritti in Rete. Seguiranno poi nuovi tavoli di lavoro per definire meglio alcuni aspetti delle riforme approvate, nonché un nuovo confronto dei vari organismi interni per la riscrittura di Statuto, codice etico e regolamenti.
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